“GiudeccAPP: sulle ali dell’amore nel cielo della Giudecca” è la storia di due giovani, Rivka e Yehuda, appartenenti alle comunità ebraiche di Venezia e Trani. GiudeccAPP nasce come progetto dell’alternanza scuola-lavoro del Liceo Linguistico Francesco De Sanctis, realizzato con la partecipazione degli esperti informatici Team Swipe Story , Ing. Santacesaria e dott.ssa Labombarda, gli architetti responsabili del restauro del museo Sant’Anna Gramegna e Cassanelli, l’esperto di ebraismo, avvocato Pagliara e l’esperta di lingua italiana prof.ssa Losito.GiudeccAPP si compone di sette scene, in cui viene sviluppata la storia dei nostri due protagonisti. La caratteristica della Swipe story è quella di poter narrare una storia attraverso un’animazione realizzata dagli studenti, con l’aiuto degli esperti Swipe, ponendo una particolare attenzione alla correttezza storica di abiti, ambienti e luoghi della città di Trani del XV-XVI secolo. Attraverso un semplice tocco è possibile passare da una scena alla successiva, visualizzando anche diversi approfondimenti. Obiettivo del percorso è stato quello di valorizzare il museo Sant’Anna di Trani, ex-sinagoga Scola Grande, parte del Polo Museale di Trani e gestito dalla fondazione SECA. La nostra storia è ambientata a Trani alla fine del XV secolo. Rivka e la sua famiglia sono ebrei Aschenaziti, trasferitisi da Venezia a Trani dove il padre della ragazza sta aprendo un’attività di cambiavalute. La narrazione ha inizio il giorno della celebrazione dello Shabbat, nel momento in cui Shaul, padre di Yehuda, si intrattiene con un suo amico, il quale gli presenta il padre di Rivka, Yoel. Anche Rivka e Yehuda si incontrano e subito si innamorano. In seguito Shaul e Yoel decidono di far unire in matrimonio i loro figli. Alcuni giorni più tardi viene ufficializzato il loro fidanzamento, in presenza delle due famiglie, durante una cena a casa della futura sposa. Un anno dopo i due giovani si sposano alla presenza del rabbino e di quattro testimoni nella sinagoga Scola Grande. Il rito nuziale ha inizio con la tradizionale consegna dell’anello da parte dello sposo sotto la Kupah. Avvolti dal Tallit, lo scialle di preghiera ebraico, i due protagonisti bevono il vino dal calice traboccante e ricevono le varie benedizioni pronunciate dal rabbino. Dopo la consegna del contratto matrimoniale il rito si chiude con la rottura del bicchiere da parte dello sposo, che rappresenta il momento di maggiore tensione della nostra storia, in quanto secondo la tradizione ebraica la mancata rottura del bicchiere, non permetterebbe ai due coniugi di trascorrere una vita matrimoniale felice. Ma il bicchiere va lietamente in frantumi annunciando un matrimonio felice agli sposi. Nella stesura del racconto sono stati inseriti diversi approfondimenti utili per comprendere i particolari della tradizione ebraica ed approfondire aspetti storici e architettonici relativi alla struttura originaria del plesso, ormai quasi del tutto perduta a causa delle numerose trasformazioni subite nel corso dei secoli. Infatti l’antica Sinagoga Scola Grande nel XVI secolo fu trasformata in chiesa da parte della confraternita di Sant’Anna di Trani e, dopo un periodo di abbandono, dal 2009 nell’attuale museo. In questa fase la collaborazione con gli architetti Cassanelli e Gramegna è stata di prezioso aiuto per poter ricostruire l’aspetto originario dell’edificio.