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L'APP
App Ufficiale Demo della "Cavalcata dell'Assunta". L'app porta sui vostri dispositivi mobili tutte le informazioni e le curiosità sulla Cavalcata dell'Assunta, la rievocazione storica più antica d’Italia che riproduce corteo, celebrazioni religiose e tornei legati, fin dal 1182, alle festività patronali della Madonna Assunta. Navigando nelle varie sezioni della app, accompagnate da una ricca galleria di immagini, sarà possibile scoprire i dettagli della rievocazione storica, ricercare i contatti dell’organizzazione e delle dieci Contrade fermane, ripercorrere le emozioni dell'evento con i filmati delle parti più importanti di ogni edizione. L'app è una versione demo in quanto è un wrap del sito web www.cavalcatadellassunta.it all'interno di un App Android ed è per questo che alcune funzionalità ed esperienze utente sono limitate. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con l'Associazione Cavalcata dell'Assunta e da EmmezeroDesign di Mariorosario Prist che ne ha curato lo sviluppo, e con il patrocinio del Comune di Fermo.
LA STORIA DELLA CAVALCATA
Ogni anno a Fermo, la sera della vigilia della Festa dell’Assunzione di Maria, si rievoca un antico corteo: La Cavalcata dell’Assunta. La Cavalcata dell’Assunta era il Corteo processionale in cui i principali partecipanti sfilavano a cavallo che, al lume di torce e di candele – veniva perciò anche chiamata “Luminaria”- la sera del 14 agosto, vigilia della festa, partiva dalla Chiesa di Santa Lucia, nella parte occidentale della città, risaliva lungo il Corso, faceva sosta in Piazza Grande, fino a giungere alla Cattedrale per offrire i tradizionali ceri e doni alla Patrona Celeste. Il corteo era composto da tutte le Autorità cittadine: il Podestà, il Capitano del Popolo, il Vessillifero di Giustizia ed i Priori delle Contrade in cui era divisa Fermo fin dal 1251. Seguivano i Delegati dei Castelli del Contado ed i Rappresentanti delle Corporazioni, “Arti”, sia artigiane che professionali.
La mattina del 15 agosto, ‘de mane ante prandium’, si correva il “Corso del Palio” o “Palio dei Corsieri” o “Corso dei Bàrberi”. Al vincitore spettava come premio un “palium bellum et bonum”, un drappo di prestigiosa fattura. La corsa percorreva la strada “via maris”, da fuori Porta San Francesco, parte orientale della città, fino alla Cattedrale. Seguiva il Solenne Pontificale. Nel pomeriggio si tenevano la giostra dell’anello (‘hastidilium’) ed il gioco dei tori (‘ludus tauri’).
LA CAVALCATA NEI TEMPI MODERNI
In una delle piazze più belle d'Italia, a due passi dal Palazzo dei Priori storica sede del potere di Fermo e oggi sede della Pinacoteca Civica, nasce in tempi antichissimi la Cavalcata dell'Assunta; un documento del 1182 ribadiva che i castelli “accomandati” a Fermo si impegnavano a portare ogni anno un palio in occasione della Festa dell' Assunta. Ma quando nel 1436 Giovanni di Maestro Ugolino da Milano illustra la Pagina Miniata, contenuta nel Messale De Firmonibus conservato nel Museo Diocesano, la Cavalcata viene ripresa come in un' istantanea di quel tempo e proprio grazie a questi documenti è tra le rievocazioni più antiche d'Italia anche più antica del famosissimo Palio di Siena. Oggi la Cavalcata dell' Assunta con le 10 contrade (6 storiche e 4 foranee) è una delle manifestazioni più rilevanti dell' estate fermana, con due settimane di eventi che, con gare di tiro alla fune, tiro con l'arco, tamburini, osterie in piazza, arrivo del Palio e tratta dei barberi, culminano la sera del 14 Agosto con oltre 1300 figuranti in abiti medioevali che rievocano il corteo processionale che da Santa Lucia giungeva alla Cattedrale per la tradizionale offerta dei ceri e dei doni alla Patrona dimostrando così la potenza e la ricchezza dell'antico stato fermano. Fino ad arrivare al pomeriggio del 15 Agosto con la Corsa al Palio in un percorso unico nel suo genere tutto in salita e con un “curvone” di 180° a poche centinaia di metri dall'arrivo.